PROBLEMI AVUTI SUL DIGITALE TERRESTRE A SEGUITO DELLO
SWICH-OFF DELLA NOTTE TRA L’8 E IL 9 DICEMBRE 2009 NELLA
PROVINCIA DI AVELLINO SUL RIPETITORE DI MONTEVERGINE.
Con questa mia nota voglio
cercare solo di informare le persone di altre città che
in futuro passeranno al digitale terrestre in modo da
essere già preparati,magari avendo pure delle risposte a
domande che comunque si fanno anche i cittadini che già
sono passati in tecnica digitale.
Cercherò di andare per
ordine cronologico.
Dopo tanti rinvii il
Ministero delle Comunicazioni ha definito il calendario
per il 2009 per lo switch-off del digitale terrestre.
Secondo quanto riportato
nel suddetto calendario la Campania sarebbe passata in
digitale entro la fine del 2009,iniziando lo switch-over
(le trasmissioni soltanto in tecnica digitale dei soli
canali RAIDUE e RETEQUATTRO,seguiti dopo qualche mese da
tutti gli altri canali) nelle province di Napoli,
Caserta e Salerno il 14 e 15 ottobre.
In realtà però ci sono
stati dei problemi per esempio per quanto riguarda il
ripetitore dei Camaldoli e quindi mezza città di Napoli
non ha iniziato lo switch-over nella data prevista,tanto
che il Ministro invitava gli utenti a continuare ad
usare la televisione tradizionale, e secondo
informazioni man mano che mi arrivavano dalle altre
città in realtà era stato spento il segnale analogico
del solo RAIUNO.
Infatti in quei giorni mi
trovai per lavoro a Salerno, e precisamente nella zona
di Fuorni, e sintonizzando un televisore con mio stupore
constatai che riceveva in analogico tutti i canali,
inclusi i famigerati RAIDUE e RETEQUATTRO.
Secondo il calendario lo
switch-off di tutta la regione si sarebbe completato
dall’1 al 16 dicembre.
Solo che però ad Avellino
e precisamente dal ripetitore di Montevergine arrivavano
i segnali digitali delle reti private, anche quelle a
pagamento, ma non quelli dei canali RAI, e anche quelli
dei canali MEDIASET in chiaro erano con potenza bassa,
che si manifestavano con squadrettature e talvolta con
totale perdita di segnale.
Allora i clienti
chiedevano di far revisionare il proprio impianto di
antenna,in modo da non vedere tutto nero dal giorno in
cui ci sarebbe stato il famoso passaggio al digitale.
Però noi tecnici
consigliavamo di aspettare, perché non trasmettendo in
digitale la RAI non potevamo sapere che tipo di antenne
installare.
Solo nei casi più gravi ho
installato delle antenne logaritmiche, mentre sui tetti
si incominciavano a vedere svariati tipi di antenna
nuovi che erano stati costruiti specificatamente per il
digitale terrestre.
Insomma, già allora era un
mezzo caos.
Così a quel punto decisi
di chiamare il numero verde messo a disposizione dal
Ministero delle Comunicazioni per avere delle eventuali
delucidazioni sulla data precisa in cui ci sarebbe stato
il famoso switch-off nella provincia di Avellino,dato
che pensavo ad un ulteriore rinvio perché non credevo
che la RAI iniziasse a trasmettere in digitale nello
stesso momento in cui avrebbe spento il segnale
analogico, ma ci sarebbe stato un periodo in cui credevo
che avrebbe trasmesso sia in analogico che in digitale,
anche per chiarire le idee a noi tecnici,ma così non è
stato.
Verso la fine di novembre
ho partecipato ad un corso sugli impianti d’antenna
organizzati da una nota casa costruttrice di antenne, e
ci spiegarono che chi aveva una vecchia larga banda
miscelata ad una 3D o 4D con impianto d’antenna
accettabile, non avrebbe dovuto modificare il proprio
impianto, magari con le nuove antenne digitali, in
quanto avrebbe visto normalmente le immagini in
digitale, cosa puntualmente verificatesi.
Infatti dicevano che le
antenne digitali di nuova costruzione non servivano
altro che a migliorare l’estetica, e anzi, per avere le
stesse prestazioni di una vecchia antenna l’hanno pure
dovute aumentare di dimensioni.
Anche chi aveva un
impianto con antenna logaritmica (per intenderci
un’antenna singola a forma di spina di pesce in grado di
ricevere solo lei tutte le bande di trasmissione) non
avrebbe avuto problemi, e infatti anche questi tipi di
antenna ricevono perfettamente i segnali digitali, e
anzi per certi versi sono ancora meglio in quanto hanno
un raggio d’apertura di 60° e quindi è ammesso anche
qualche piccolo errore di puntamento rispetto
all’antenna larga banda che invece è un’antenna
direttiva.
Però quando facevamo delle
domande più specifiche sulle modalità di entrata in
digitale e magari sulla data precisa di passaggio nella
nostra provincia, nemmeno loro ci sapevano rispondere,
nonostante erano tecnici provenienti da Torino, città
nella quale si era già completato lo switch-off tra
mille problemi, alcuni all’epoca ancora persistenti.
Insomma, a quindici giorni
dallo switch-off della nostra provincia, era tutto in
alto mare e addirittura non si sapeva ancora la data
precisa di passaggio al digitale riguardante la nostra
zona.
E arriviamo finalmente
alla notte tra l’8 e il 9 dicembre.
Alcuni canali locali la
sera dell’8 dicembre titolavano che avrebbero spento il
segnale analogico poco prima della mezzanotte, e che si
sarebbero visti la mattina dopo solo tramite decoder
digitale o televisori previsti, dando anche il numero da
ricercare sul telecomando sui quali ritrovarli dopo
fatta la risintonizzazione.
Fino alle due di notte la
stragrande maggioranza dei canali erano ancora attivi in
analogico mentre in digitale niente di nuovo, e anzi si
erano persi anche alcuni canali prima esistenti e i
canali MEDIASET avevano un segnale molto basso, con
valore di BER pieno di errori, si vedevano malissimo e
talvolta non agganciavano più il segnale.
Alle otto e mezza di
mattina all’accensione del televisore i tre canali della
RAI analogici non esistevano più, assieme a tanti altri
canali, ma i MEDIASET trasmettevano ancora, col solo
ITALIA 1 che si vedeva con effetto neve.
Facendo una
sintonizzazione del decoder digitale terrestre subito si
ricevevano i canali RAI persi in analogico con segnale
forte e chiaro, assieme ad altri canali persi con la
vecchia tecnologia e a tantissimi altri canali mai visti
prima oppure ricevibili solo tramite parabola e magari
con abbonamento, come i canali RAISAT, ora ricevibili in
tecnica digitale terrestre e totalmente gratuiti.
Per quanto riguarda i
canali MEDIASET digitali perdurava la situazione delle
due di notte.
Alle nove e dieci
scompaiono in analogico i canali MEDIASET, mentre in
digitale non cambia nulla.
Alle nove e mezza
scompaiono i canali MEDIASET dal digitale terrestre: è
il panico totale, con lo spettro dei problemi
verificatisi nel Piemonte e nel Lazio ancora più
accentuati, mentre le persone cominciavano a chiamare e
alcune già a prendersela con noi tecnici.
Fortunatamente all’atto
dell’installazione del decoder avevo avvertito tutti che
avremmo potuto non vedere niente anche per alcuni
giorni.
Poco dopo le undici di
mattina tornano i canali MEDIASET solo in digitale (in
alcune zone per alcuni giorni si riceveva ancora CANALE
5 in analogico perché le antenne erano situate in modo
da ricevere i segnali trasmessi da Monte Faito) questa
volta con segnale forte e chiaro, però con cambio di
multiplex (per intenderci è in questo modo che si chiama
la frequenza in digitale), cosa che hanno fatto tutti
gli altri canali che prima trasmettevano su multiplex
diversi.
Tanti canali prima
esistenti in analogico, in digitale non erano più
ricevibili, alcuni addirittura annunciando la loro
presenza e il loro numero con cui li avremmo trovati sul
telecomando,ma quando poi sono ricomparsi la numerazione
annunciata era invece diversa.
Del canale nazionale di
Telecom Italia, LA 7, non ho proprio parlato perché dal
suo spegnimento analogico è comparso solo un paio di
giorni dopo in digitale, con spesso perdite di segnale,
cosa che avviene tuttora a due mesi dal passaggio.
Ad oggi infatti ci sono
ancora dei canali che in analogico ricevevamo e in
digitale no.
Finalmente poteva iniziare
il giro di risintonizzazione dei decoder che nel
frattempo le chiamate si erano moltiplicate in modo
esponenziale, e infatti ho finito solo dopo quattro
giorni e in questo periodo c’è gente che non ha visto
per niente la tv e naturalmente e giustamente direi
protestava. ma avrei dovuto stare da tutti i miei
clienti nello stesso momento, cosa naturalmente
impossibile.
Problemi riscontrati con
la risintonizzazione:
Tutte le antennine
portatili sulle tv non vanno più bene, salvo casi
sporadici, nonostante fosse stato annunciato il
contrario.
Il multiplex su cui
trasmettono i canali RAI nella provincia di Avellino è
il canale D sulla banda VHF, il che significa che non
tutti i decoder erano in grado di sintonizzarli. se
esistono di questi problemi basta che il decoder
quando chiede l’impostazione del paese al posto di
Italia si imposta su Germania.
Molti televisori col
digitale terrestre integrato non sono in grado di
memorizzare più di cento canali. questo problema su
alcuni televisori si elimina mettendo le impostazioni
iniziali dell’ apparecchio, su alcuni si può fare la
ricerca manuale, mentre gli altri devono essere
portati al centro di assistenza tecnica che deve
provvedere a installare un nuovo software.
I decoder tra loro hanno
diverse amplificazioni interne: significa che se su un
televisore si installa un decoder di una marca
potrebbe non ricevere bene il segnale, mentre se si
installa sullo stesso televisore e sulla medesima
presa di antenna un decoder di un’ altra marca si
potrebbero ricevere bene le immagini. Questo vale
anche per i televisori, ma solitamente questi ultimi
presentano un’ amplificazione interna del segnale
abbastanza alta, soprattutto quelli di ultima
generazione.
Ci sono dei decoder che
creano problemi su alcuni canali, che si bloccano
oppure che nonostante hanno sintonizzato un
determinato canale alla visione si verifica assenza
segnale oppure con una scarsissima qualità audio, con
perdita di parole. Questo capita perchè le emittenti
televisive trasmettono con diversi standard e quindi
vanno in conflitto fra di loro. Ho notato però che
questi problemi capitano solo con i decoder
interattivi, i famosi decoder a norma e certificati.,
mentre gli zapper più economici vanno bene.
Alcuni televisori col
digitale integrato e alcuni decoder interattivi non
erano in grado e tuttora alcuni non sono ancora in
grado di ricevere il TELEVIDEO tradizionale. Però
quelli interattivi ricevono il televideo interattivo,
che fino ad ora più o meno è lo stesso ma più completo
e con grafica diversa.
Chi aveva in analogico
piccoli problemi di impianto d’ antenna, che si
manifestavano con la visione del canale con qualche
puntino nell’ immagine oppure delle strisce che
stavano ad indicare qualche disturbo, li ha risolti.
Quando ci sono dei
problemi sui ripetitori situati sulle montagne, mentre
in analogico si vedevano le immagini con i puntini,
ora non si vede più niente.
Quando c’è un disturbo
esterno, tipo una macchina che passa o un’ accensione
di una luce, si vedono squadrettamenti sulla maggior
parte dei canali, mentre prima succedeva solo su
RAIUNO e nei canali della banda VHF. Questo capita
perché l’ impianto di antenna non è ben schermato e
magari i fili di antenna passano nella stessa
tubazione della corrente.
In tecnica digitale se
non si vede un canale RAI o MEDIASET in realtà non se
ne vedrà nessuno dei tre, a differenza dell’ analogico
che se ne perdeva solo uno. Questo capita perché come
detto precedentemente mentre in analogico per una
frequenza corrispondeva un solo canale tv, ora per la
stessa frequenza (multiplex) possono corrispondere più
canali.
I
maggiori problemi li ho avuti con le persone anziane,
che hanno grandi difficoltà ad usare due telecomandi,
infatti c’è chi lascia sempre il decoder acceso e chi
purtroppo si è arreso perché proprio non ci riesce
(infatti mi capitano delle persone che vorrebbero ancora
la tv in bianco e nero perché con quelle a colori non si
riescono proprio ad abituare, e tutto questo non è più
possibile), e infatti è un peccato perché queste persone
non accendono proprio più la tv, e non sono poche. Poi
ci sono altre più “fortunate” che se la fanno accendere
dalla badante.
Finito finalmente il giro di risintonizzazione le
chiamate consistevano nel tornare a spiegare alle
persone come fare, perché parecchie di loro ancora non
si erano abituate al doppio telecomando.
Passato qualche giorno, però, il segnale digitale non
era più forte come prima, quindi capitava che mentre
prima in una casa si vedeva tutto, poi c’era chi perdeva
o i tre canali RAI o i tre canali MEDIASET. Quindi
ancora oggi stiamo adeguando gli impianti d’ antenna
nonostante tutte le pubblicità che dicevano che in
genere non andavano rivisti. E poi come detto
precedentemente, chi aveva l’antenna portatile sul
televisore in analogico, in digitale salvo casi
sporadici non vede più niente e si è fatto portare la
presa d’ impianto di antenna fisso.
Un
altro problema sulla cattiva ricezione del segnale che
ho riscontrato dipende spesso dai materiali usati
precedentemente: spesso vanno sostituite le prese nel
muro, che anche se in buono stato non sono dimensionate
bene per l’ impianto d’ antenna, vanno sostituiti
eventuali partitori con amplificatori e centraline, e
vanno sostituiti pure i cavi di collegamento
preconfezionati, anche se nuovi, tra la presa d’ antenna
a muro e l’ apparecchio ricevente perchè spesso hanno
perdite eccessive. Io a questi problemi ho ovviato con
collegamenti diretti e dove ho potuto ho sostituito la
vecchia antenna e il relativo filo con una logaritmica
con fino a tre discese collegate, senza amplificatori o
centraline.
Si
faccia attenzione anche allo stato degli spinotti d’
antenna: non deve toccarsi nemmeno un filino della
schermatura del filo col polo centrale dello stesso,
altrimenti c’è una perdita molto accentuata di segnale,
e i filini della schermatura devono essere sempre
collegati pena assenza del segnale. In alcuni impianti
con il segnale analogico la schermatura non veniva
collegata perché si riceveva meglio il canale, ma ora in
tecnica digitale questo non è più possibile.
Nella
speranza di non aver tralasciato nulla e di aver fatto
qualcosa di utile, ringraziando le persone che hanno
avuto la pazienza e la costanza di leggermi, porgo i
miei più calorosi saluti a tutti.
San
Michele di Serino, lì 03/02/2010
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